I primi documenti in cui viene citato Sant'Angelo risalgono al 1079 e il nome trae probabilmente origine dalla titolazione della sua chiesa a San Michele Arcangelo. Di qui in avanti le citazioni e le notizie si fanno più frequenti ed ampie, in seguito ad una controversia religiosa tra i chierici di Sant'Angelo e quelli di Saonara sappiamo ad esempio che il nome viene trasformato in Sanctangelo de Sacco mentre la chiesa cittadina diventa una pieve con un beneficio di sessanta campi alla fine del 1400.
Da questi anni la campagna si arricchisce anche dei palazzi di numerose famiglie nobiliari veneziane come i Donà, i Gradenigo, i Foscarini, i Mocenigo e i Contarini; braccianti e contadini vivono nei numerosi "casoni", povere abitazioni con il tetto in paglia.
Tipica attività praticata un tempo nel territorio era la costruzione di sedie: i "caregheta" (seggiolai) santangiolesi, usavano andare in bicicletta di paese in paese a vendere le loro sedie o a ricoprire di nuovo "caresin" (fibra vegetale) il fondo di quelle vecchie. Oggi la tradizione continua a livello industriale nelle moderne fabbriche di sedie.